Tutela maggiore per le vacanze rovinate

Tra le novità dell’ultima ora e oggetto di ritocchi dei tecnici e dubbi dell’Economia spicca l’articolo 5 dello schema di Dl (complessivamente sono 37) con cui il Governo prova a rispedire al mittente i dubbi sul corretto recepimento degli obblighi di sostegno ai turisti danneggiati in viaggi, vacanze e i circuiti «tutto compreso». Per la Commissione, infatti, il Fondo nazionale adottato dall’Italia per risarcire i turisti, non sarebbe in grado di fornire una garanzia effettiva di rimborso per tutti gli importi versati e per il rimpatrio dei consumatori lasciati a terra.

Nel mirino dei commissari Ue soprattutto le regole di alimentazione del Fondo limitata al solo 2% dell’ammontare del premio delle polizze di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile degli organizzatori e dei venditori di pacchetti turistici. Misura che nei fatti è ritenuta insufficiente a garantire il rispetto dell’obbligo di tutela dei viaggiatori. Con l’articolo 5 viene così aumentata dal 2% al 4% la quota dell’ammontare del premio delle polizze di assicurazione obbligatoria come fonte di alimentazione del Fondo, «anche al fine – scrive il ministero – di stipulare dei contratti assicurativi che possano coprire l’eventuale differenza economica tra la disponibilità finanziaria del pertinente capitolo di bilancio della presidenza del Consiglio dei ministri e l’effettivo importo da rimborsare».