In Italia solo il 15% ha la polizza in valigia – fonte il Sole 24 ore PLUS
Federica Pezzatti
Cadute sulle piste da sci e malesseri di stagione sono gli inconvenienti che rovinano più spesso le ferie invernali degli italiani. Anche se il 93% dei turisti che chiede assistenza lo fa per curare piccoli infortuni o semplici malanni, le assicurazioni viaggio sono ancora poco usate dagli italiani. Quasi il 70% conosce le polizze viaggio, ma meno del 15% si assicura. Questi sono i dati salienti di un’indagine commissionata da Allianz Global Assistance, compagnia leader nell’assicurazione di viaggio, nell’assistenza e nei servizi alla persona, a Customized Research Analysis.
Generalmente il 92,8% dei turisti che richiede l’intervento dell’assicurazione viaggi, quando è in vacanza, lo fa per curare semplici malanni o piccoli infortuni, e solo il 7,2% chiede assistenza per problemi più gravi perché necessita di un trasporto sanitario, di un’operazione chirurgica o dell’intervento di un ortopedico.
«Tra gli italiani – spiega Paola Corna Pellegrini, Ceo di Allianz Global Assistance in Italia – è ancora poco diffusa la cultura dell’assicurazione viaggi, a differenza che all’estero. Tuttavia, sottovalutare i piccoli e grandi imprevisti di un viaggio può trasformare una vacanza da sogno in un viaggio da incubo. Secondo i nostri studi, gli italiani che assicurano il proprio viaggio sono comunque più propensi a proteggersi in termini di assistenza sanitaria e copertura delle spese mediche, di smarrimento o danneggiamento del bagaglio e di annullamento del viaggio».
Dalle statistiche di Allianz Global Assistance risulta, infatti, che durante le vacanze invernali vengono richiesti interventi sanitari per infreddature e malesseri di stagione (73,7%) e infortuni capitati in villeggiatura (25,4%). Le malattie più ricorrenti sono semplici malanni come febbre, influenza e bronchite (23,3%), mentre la maggior parte degli infortuni registrati, è da imputarsi a cadute, soprattutto sulle piste da sci (19%), non a caso in cima alla lista ci sono fratture (19%), contusioni, distorsioni e traumi (14%).
Chi acquista questi tipi di polizze è abituato a viaggiare spesso, si reca prevalentemente in mete a lungo raggio, per periodi tendenzialmente più lunghi. Dalla ricerca emerge, infatti, che il 28,3% degli italiani che acquistano le assicurazioni viaggio è un cosiddetto «hard-traveller», il 50,4% viaggia prevalentemente in destinazioni extra europee ed il 35,3% lo fa tendenzialmente per periodi più lunghi, superiori ai 14 giorni. Le polizze più note tra gli italiani sono assistenza sanitaria e copertura spese mediche (45,9%), copertura smarrimento o danneggiamento del bagaglio (36,8%) e copertura annullamento del viaggio (30,1 per cento).
Nonostante il 46% degli italiani conosca le polizze di assistenza sanitaria e copertura spese mediche, solo il 7,9% le ha acquistate almeno una volta. Tra chi le ha comperate, una persona su tre ha preferito affidarsi a un’agenzia di viaggio in grado di consigliarlo nella scelta, valutando non solo il prezzo, ma anche eventuali esclusioni e limitazioni da tenere in considerazione a seconda delle esigenze e del tipo di viaggio.
Pur essendo nota solo al 30% degli italiani, che conoscono invece meglio la copertura per lo smarrimento o il danneggiamento del bagaglio (36,8%), la copertura relativa all’annullamento del viaggio ha una penetrazione maggiore tra gli acquirenti di polizze viaggio. Tra i servizi per il viaggio risulta, infatti, essere la più utilizzata dopo l’assistenza sanitaria.
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